La storia dell'acquedotto del Ruzzo prima del Traforo in un libro

TERAMO – Domani, giovedì 29 novembre 2018, in collaborazione con il Club Rotary Teramo Est, all’Archivio di Stato, l’Associazione ‘Il Poliorama’ presenta il volume “Il Ruzzo. L’acqua di Teramo”, di Marina Di Donato. Il volume è la trascrizione a stampa della tesi di laurea dell’autrice: in esso ripercorre in maniera didattica e chiara le vicende storiche della nascita e della costruzione dell’acquedotto del Ruzzo che dagli anni ’30 continua a portare nelle nostre case l’acqua delle sorgenti del fiume Ruzzo. Acqua “saluberrima” che è stata orgoglio per intere generazioni di teramani. Il racconto storico si ferma ai primi anni ’80 quando con il traforo del Gran Sasso si riesce a captare la sorgente dell’omonima montagna.
La presentazione del volume permette di chiarire, tra l’altro, che le acque del fiume Ruzzo sono ben altra cosa dalle acque reflue dalle viscere del Gran Sasso, acque che poi vengono immesse nelle tubature dell’Azienda Ruzzo, ma che nulla hanno a che spartire con le sorgenti del fiume Ruzzo.
Alla storia del Ruzzo vengono affiancati due brevi scritti: di Silvio Di Eleonora che traccia un breve exursus su altri acquedotti storici locali, e di Siriano Cordoni che affronta il tema di dove attingevano l’acqua i teramani prima dell’acquedotto del Ruzzo.